Adolescenza - l’ansia
- gazzettadelgatto
- 9 gen 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 9 gen 2020
Ansia.

Stato d'animo che fa parte di ognuno di noi. Ci si stanzia dentro. Sbuca fuori di
tanto in tanto per qualcuno o è costante per qualche altro. Striscia come un verme
rintanandosi li, nell'angolo più buio del nostro cervello. Di norma è utile, è un
campanello d'allarme. Ti mette in guardia. Ti ricorda che hai un problema, devi risolverlo. Amo descriverla come una "seconda ombra". È bizzarra.
Ci segue,comunica con noi. Lei, infame, ci sussurra che non ce la faremo. Ci assale facendoci
sentire preoccupati, affannati,afflitti. È cucita a pennello per ognuno di noi,
perfettamente. È lo strato più esterno della nostra pelle. È una nuvola di fumo,
scura, che ci ricopre, ci circonda,ci avvolge. Per alcuni è molto più macabra. C'è chi è
bravo a farsene una ragione, a scacciarla, ad allontanarla. Poi c'è chi disperatamente
agita le braccia, tenta di mandarla via, invano. Siamo lì a riflettere. Cosa ci sta
accadendo? Dobbiamo stare calmi. Ci agita. Esiste solo lei, ci fa pensare. Infame. Si
presenta nel momento sbagliato, quando l'unica cosa che vorresti è averla intorno.
Ed ecco che si manifesta nella sua totalità. Attacchi d'ansia. È un parassita, si ciba di
te, ti svuota. I battiti aumentano, lei ti confonde e infine ti senti inerme. Ti sta
divorando. Prende tutto di te e non smette. Non vorresti fosse lì. Decide di prendere
il completo possesso di te ti disarmandoti . È così. Non riesci più a goderti le cose
belle. Sei bendato,accecato. Cammini faticosamente,cerchi appigli ma nulla regge.
Sei solo, immerso nel buio della tua mente. Un “normalissimo” stato di animo.
ARTICOLO DI RACHELE PROTA
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